Leon Battista Alberti nasce a Genova nel 1404 da una famiglia fiorentina esule dal 1401, poi si trasferì a Venezia e in seguito a Padova.
Nel 1428, anno della sua laurea in Diritto a Bologna, venne revocato il bando con cui la sua famiglia era stata esiliata ed egli riuscì a tornare finalmente a firenze. Nel 1432 divenne abbreviatore apostolico e cominciò il suo soggiorno romano, nel 1434 si recò a Firenze al seguito di papa Eugenio IV, poi a Ferrara e infine ancora a Firenze per il "Concilio dei Greci".
Nel 1443 tornò definitivamente a Roma e lì morì nel 1472.
egli fu uno dei più colti ed illustri umanisti, ma non si dedicò mai alla ricerca dei codici di opere classiche, per lui l'antichità era semplicemente una fonte inesauribile d'insegnamento.
Fu autore di opere poetiche e morali, di trattati di geometria, topografia e meccanica. Fu inoltre pittore e architetto, infatti a lui si devono i primi tre grandi trattati dell'età moderna sulla pittura, sull'architettura e sulla scultura, rispettivamente il "De pictura", il "De re aedificatoria" e il "De Statua".
http://www.ousia.it/SitoOusia/SitoOusia/TestiDiFilosofia/TestiPDF/Alberti/DePictura.pdf
(pdf "De Pictura)
Nel 1428, anno della sua laurea in Diritto a Bologna, venne revocato il bando con cui la sua famiglia era stata esiliata ed egli riuscì a tornare finalmente a firenze. Nel 1432 divenne abbreviatore apostolico e cominciò il suo soggiorno romano, nel 1434 si recò a Firenze al seguito di papa Eugenio IV, poi a Ferrara e infine ancora a Firenze per il "Concilio dei Greci".
Nel 1443 tornò definitivamente a Roma e lì morì nel 1472.
egli fu uno dei più colti ed illustri umanisti, ma non si dedicò mai alla ricerca dei codici di opere classiche, per lui l'antichità era semplicemente una fonte inesauribile d'insegnamento.
Fu autore di opere poetiche e morali, di trattati di geometria, topografia e meccanica. Fu inoltre pittore e architetto, infatti a lui si devono i primi tre grandi trattati dell'età moderna sulla pittura, sull'architettura e sulla scultura, rispettivamente il "De pictura", il "De re aedificatoria" e il "De Statua".
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