Fra Giovanni da Fiesole, al secolo Guido di Piero, noto come Beato Angelico, nacque a Vicchio di Mugello (Firenze) nel 1400 e morì a Roma nel 1455.
Egli iniziò ad essere attivo come pittore dal 1417, ma entrò nel convento di San Domenico di Fiesole solo nel 1420.
Nel 1437 intraprende l'opera di affrescare alcuni ambienti del convento di San Marco a firenze, essi saranno poi portati a termine da Michelozzo. Tra il 1446 e il 1449 lo troviamo a Roma per volere dello stesso papa Eugenio IV e nel 1449 viene chiamato a ricoprire la carica di priore del convento di san Domenico a Fiesole (incarico che lo impegnerà fino al 1452).
Egli venne definito per la prima volta "Angelico" nel 1467, mentre il soprannome "Beato" gli venne attribuito nel 1481 dallo storico e umanista fiorentino Cristoforo Landino, entrambi fanno riferimento alla sua irreprensibile condotta morale e alla sua abilità di riuscire a far convivere nelle sue opere la tradizione del Gotico internazionale e l'innovazione rinascimentale.
"[...] semplice uomo, e santissimo ne' suoi costumi", capace di dipingere santi che "[...]hanno più aria e somiglianza di Santi, che quelli di chiunque altro". (Giorgio Vasari, riferendosi a Beato Angelico)
https://www.youtube.com/watch?v=Us3u5VJ4Ayw
(video riassuntivo della vita e dello stile di Beato Angelico)
Egli iniziò ad essere attivo come pittore dal 1417, ma entrò nel convento di San Domenico di Fiesole solo nel 1420.
Nel 1437 intraprende l'opera di affrescare alcuni ambienti del convento di San Marco a firenze, essi saranno poi portati a termine da Michelozzo. Tra il 1446 e il 1449 lo troviamo a Roma per volere dello stesso papa Eugenio IV e nel 1449 viene chiamato a ricoprire la carica di priore del convento di san Domenico a Fiesole (incarico che lo impegnerà fino al 1452).
Egli venne definito per la prima volta "Angelico" nel 1467, mentre il soprannome "Beato" gli venne attribuito nel 1481 dallo storico e umanista fiorentino Cristoforo Landino, entrambi fanno riferimento alla sua irreprensibile condotta morale e alla sua abilità di riuscire a far convivere nelle sue opere la tradizione del Gotico internazionale e l'innovazione rinascimentale.
"[...] semplice uomo, e santissimo ne' suoi costumi", capace di dipingere santi che "[...]hanno più aria e somiglianza di Santi, che quelli di chiunque altro". (Giorgio Vasari, riferendosi a Beato Angelico)
https://www.youtube.com/watch?v=Us3u5VJ4Ayw
(video riassuntivo della vita e dello stile di Beato Angelico)