Cosmè Tura nacque a Ferrara nel 1430 ca e lavorò per molto tempo come ritrattista e pittore di corte per la famiglia degli Estensi, in particolare per Borso ed Ercole I. Subì l'influenza soprattutto del so maestro Pisanello e di Donatello, Piero della Francesca, Giovanni Bellini e Andrea Mantegna, inoltre entrò in contatto con alcuni pittori fiamminghi quale Rogier van der Weyden, presente alla corte ferrarese di Lionello d'Este. In questo modo egli divenne il caposcuola della pittura quattrocentesca ferrarese, Morì nella città natale nel 1495.
Egli riuscì a combinare il fantastico e ideale mondo del gotico con l'esattezza e il rigore della prospettiva, inoltre utilizzava un colore smagliante, mediante il quale perseguiva effetti fantastici.
Egli riuscì a combinare il fantastico e ideale mondo del gotico con l'esattezza e il rigore della prospettiva, inoltre utilizzava un colore smagliante, mediante il quale perseguiva effetti fantastici.