La Camera degli sposi è una delle stanze del castello di San Giorgio di Mantova, dove Andrea Mantegna, pittore di corte dei Gonzaga, realizzò una serie di affreschi. In origine si chiamava più semplicemente “Camera Picta” ovvero “Camera Dipinta”, poi in seguito assunse il nome con il quale è conosciuta ancora oggi.
Lo scopo degli affreschi alle pareti è sostanzialmente la celebrazione della corte di Ludovico Gonzaga marchese di Mantova, il quale seppe accrescere l’importanza di un piccolo regno grazie alla sua abilità politica.
Le immagini rappresentate mostrano scene della vita di corte. L’affresco sul soffitto simula un’apertura e dalla balaustra si affacciano una nobildonna con la sua serva di colore che ha in testa un copricapo orientale, altre donne, putti alati e perfino un pavone e guardano tutti verso il basso. In generale il tutto ha un effetto divertente e giocoso.
Le immagini più in basso sono rappresentazioni ufficiali e celebrative della corte del marchese Ludovico Gonzaga. Nella parete nord Mantegna raffigura il marchese seduto in trono, circondato dai familiari e da altri membri della sua corte.
Il segretario di Ludovico che parla con il suo padrone è alto pressappoco come il marchese seduto, ciò evidenzia come Mantegna fosse ancora legato alla convenzione figurativa medievale di rappresentare i personaggi più importanti di dimensioni maggiori rispetto agli altri.
Al fianco di Ludovico si vedono la marchesa seduta e intorno i vari figli della coppia, tutti hanno vesti sfarzose con decorazioni dorate e ciò doveva celebrare la ricchezza e la potenza della famiglia.
I vari personaggi poi hanno tutti un aspetto gradevole, ma probabilmente l’artista qui ha eliminato certi difetti. La zona di Mantova era piuttosto malsana a causa dei terreni paludosi e molti dei Gonzaga erano affretti da malaria e rachitismo. E’ assai probabile che il loro aspetto fisico risentisse di questi fattori esterni, tanto è vero che un membro della famiglia Sforza di Milano si rifiuto di sposare una figlia di Ludovico per la sua bruttezza. In conclusione se da un lato Mantegna rappresentò il segretario del marchese così com’era, probabilmente con i suoi figli “sorvolò” su certi difetti fisici.
Infine nella parete ovest della Camera degli sposi l’artista ha rappresentato l’incontro tra Ludovico Gonzaga con il figlio Francesco divenuto cardinale. L’incontro avviene fuori città, mentre il marchese si sta preparando per la caccia, come si evince giudicare dal cavallo sellato e dai servitori che tengono al guinzaglio i mastini.
La città sullo sfondo dovrebbe essere Mantova, ma in realtà non è così, sia per il fatto che non si trova in pianura ma su un colle, sia per gli edifici rappresentati che sono ricollegabili a Roma.
Lo scopo degli affreschi alle pareti è sostanzialmente la celebrazione della corte di Ludovico Gonzaga marchese di Mantova, il quale seppe accrescere l’importanza di un piccolo regno grazie alla sua abilità politica.
Le immagini rappresentate mostrano scene della vita di corte. L’affresco sul soffitto simula un’apertura e dalla balaustra si affacciano una nobildonna con la sua serva di colore che ha in testa un copricapo orientale, altre donne, putti alati e perfino un pavone e guardano tutti verso il basso. In generale il tutto ha un effetto divertente e giocoso.
Le immagini più in basso sono rappresentazioni ufficiali e celebrative della corte del marchese Ludovico Gonzaga. Nella parete nord Mantegna raffigura il marchese seduto in trono, circondato dai familiari e da altri membri della sua corte.
Il segretario di Ludovico che parla con il suo padrone è alto pressappoco come il marchese seduto, ciò evidenzia come Mantegna fosse ancora legato alla convenzione figurativa medievale di rappresentare i personaggi più importanti di dimensioni maggiori rispetto agli altri.
Al fianco di Ludovico si vedono la marchesa seduta e intorno i vari figli della coppia, tutti hanno vesti sfarzose con decorazioni dorate e ciò doveva celebrare la ricchezza e la potenza della famiglia.
I vari personaggi poi hanno tutti un aspetto gradevole, ma probabilmente l’artista qui ha eliminato certi difetti. La zona di Mantova era piuttosto malsana a causa dei terreni paludosi e molti dei Gonzaga erano affretti da malaria e rachitismo. E’ assai probabile che il loro aspetto fisico risentisse di questi fattori esterni, tanto è vero che un membro della famiglia Sforza di Milano si rifiuto di sposare una figlia di Ludovico per la sua bruttezza. In conclusione se da un lato Mantegna rappresentò il segretario del marchese così com’era, probabilmente con i suoi figli “sorvolò” su certi difetti fisici.
Infine nella parete ovest della Camera degli sposi l’artista ha rappresentato l’incontro tra Ludovico Gonzaga con il figlio Francesco divenuto cardinale. L’incontro avviene fuori città, mentre il marchese si sta preparando per la caccia, come si evince giudicare dal cavallo sellato e dai servitori che tengono al guinzaglio i mastini.
La città sullo sfondo dovrebbe essere Mantova, ma in realtà non è così, sia per il fatto che non si trova in pianura ma su un colle, sia per gli edifici rappresentati che sono ricollegabili a Roma.